Esso rappresenta il primo fumetto militare italiano volto a raccontare e onorare le gesta dei migliori uomini che abbiamo come ambasciatori in tutto il mondo.
Un'immagine tratta da Terza Legio
Ancor più specifici nell'esaltazione del color dark khaki, la raccolta di fumetti di Bonvi, "Sturmtruppen".
E' una raffigurazione satirica della seconda guerra mondiale vista dagli occhi delle truppe d'assalto tedesche; tuttavia non si tratta semplicemente di satira contro la guerra, perché i soldatini di Bonvi, in realtà, sono solo un pretesto con cui egli, anarchico convinto, sbeffeggia quell'obbedienza "cieka, pronta, assoluten". Una tipica gag della serie è la rassegnazione dei sottoposti a qualsiasi stranezza dei loro superiori, da rispettare a prescindere in virtù del loro grado.
Utilizzando un italiano germanizzato, con cadenze e terminazioni pseudogermaneggianti, Bonvi le raffigura come una massa di uomini ingenui e incapaci alle prese con le difficoltà della guerra, la severità (o pazzia) dei generali, la mancanza di tutti quei piaceri che permettono all'uomo di vivere e non di sopravvivere, come i viveri o la pace.
Nelle strisce si succedono situazioni grottesche e irrealistiche, come un medico di campo ossessionato dai vampiri, ad un "rancio Frankenstein" che prende vita dagli esperimenti del cuoco, fino ad invasioni molto più realistiche di topi o cimici nelle trincee.
Particolarmente sagace è l'invenzione dell'"arma finale" ad opera del dr. Goebbels: la televisione, in grado di ipnotizzare le truppe e piegarle alla sua volontà.
E' una raffigurazione satirica della seconda guerra mondiale vista dagli occhi delle truppe d'assalto tedesche; tuttavia non si tratta semplicemente di satira contro la guerra, perché i soldatini di Bonvi, in realtà, sono solo un pretesto con cui egli, anarchico convinto, sbeffeggia quell'obbedienza "cieka, pronta, assoluten". Una tipica gag della serie è la rassegnazione dei sottoposti a qualsiasi stranezza dei loro superiori, da rispettare a prescindere in virtù del loro grado.
Utilizzando un italiano germanizzato, con cadenze e terminazioni pseudogermaneggianti, Bonvi le raffigura come una massa di uomini ingenui e incapaci alle prese con le difficoltà della guerra, la severità (o pazzia) dei generali, la mancanza di tutti quei piaceri che permettono all'uomo di vivere e non di sopravvivere, come i viveri o la pace.
Nelle strisce si succedono situazioni grottesche e irrealistiche, come un medico di campo ossessionato dai vampiri, ad un "rancio Frankenstein" che prende vita dagli esperimenti del cuoco, fino ad invasioni molto più realistiche di topi o cimici nelle trincee.
Particolarmente sagace è l'invenzione dell'"arma finale" ad opera del dr. Goebbels: la televisione, in grado di ipnotizzare le truppe e piegarle alla sua volontà.
Fonte Wikipedia.
Immagini tratte da Sturmtruppen
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