sabato 24 dicembre 2016

21-I protagonisti storici

La scelta del personaggio in relazione al color 'dark khaki' può sembrare azzardata.
In realtà è finalizzata alla commemorazione di uno dei più importanti presidenti degli stati uniti d'America, Theodore Roosevelt, e al ricordo di un grande attore italiano morto prematuramente, Robin Williams.

La scelta sembrerebbe azzardata poiché le uniche immagini ritraenti il presidente Roosevelt sono in bianco e nero, non lasciando dunque trasparire il color dark khaki dell'uniforme da lui indossata.

In figura, il presidente americano Roosevelt :



Lo stile dell’uniforme ricalcava quello ancora in uso ai reparti di cavalleria che avevano combattuto gli Indiani, con una camicia di flanella blu, un fazzoletto annodato intorno al collo, pantaloni cachi scuro, stivali di cuoio e un cappello a larga tesa.
Il bizzarro personaggio si fece confezionare una divisa ad hoc, su cui spiccavano i fregi di foglia di quercia argentata che indicavano il suo grado. 

CURIOSITA': essendo molto miope, con un occhio rimasto lesionato durante un incontro di pugilato, prese con sé quattro paia di occhiali di ricambio, nell’eventualità tutt’altro che improbabile di perdere in combattimento quelli a pinz-nez che portava. Le avrebbe tenute nelle tasche della camicia azzurra che indossava nella battaglia di Kettle Hill.

Perché l'accostamento tra un attore e un presidente americano? Perché Robin Williams, in uno dei suoi ultimi ruoli, ha interpretato il personaggio del famoso presidente americano in "Una notte al museo", commedia di Shawn Levy (2006).

Ed è qui che ci si riallaccia alla figura di Robin Williams, che ha interpretato in maniera degna di nota la statua di cera del 26º Presidente degli Stati Uniti, passando la giornata in sella al suo cavallo Tex.





Saggio, coraggioso e comico, è di grande aiuto a Larry, protagonista del film.

A distanza di qualche anno dalla morte di Williams, l'attore è ancora ricordato con grande affetto da fan e amici. Un suo grande amico, Christopher Reeve, dopo una sua visita, disse, ricordandolo:
"Se posso ridere, posso anche vivere"

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